Roma – Gli attacchi hacker puntano sempre più su società private e pubbliche, qualsiasi siano le loro dimensioni, perché gestrici di molti dati riservati e preziosi ed una violazione informatica per un’impresa può avere dei costi elevatissimi, che in alcuni casi diventano insostenibili. Ad oggi il problema principale per molti, aziende comprese, nonostante gli attacchi siano in costante aumento, sembra però essere l’incapacità di fronteggiare una violazione informatica, commettendo talvolta banali e gravissimi errori. Gli attacchi ransomware (WannaCry e Petya) subiti di recente anche da celebri aziende e società internazionali hanno spinto molte aziende ad aumentare il tetto degli investimenti in sicurezza informatica, ma gli esperti informatici e della difesa italiani ed europei sostengono che dovranno aumentare sempre di più nei prossimi anni, al fine di ostacolare i crimini informatici e la perdita di dati. In materia di cybersicurezza proprio i tecnici della difesa degli stati europei stanno sollecitando da parte di enti e società, pubbliche e private, il ricorso ai più aggiornati sistemi informatici disponibili sul mercato, anche per evitare danni causati dal fattore umano, considerato da tutti l’«anello debole della catena».