Roma – Stando ad una ricerca della multinazionale di consulenza McKinsey, le nuove tecnologie digitali avranno un impatto profondo e radicato nell’economia del prossimo futuro e porteranno all’evoluzione della cosiddetta “Industria 4.0”. In particolare con la potenza di calcolo e la connettività, la centralizzazione dei dati raccolti e la loro utilizzazione (oggi solo l’1% di essi sarebbe sfruttato dalle imprese), il miglioramento delle prestazioni sul lavoro e l’ottimizzazione delle prestazioni con interazioni e nuove tecnologie. Dal rapporto si evince ad esempio che ci saranno grandi trasformazioni nel mondo del lavoro, determinati anche dalla sempre maggiore diffusione del cloud e dalla flessibilizzazione degli orari e delle attività: le dinamiche che attiveranno cancelleranno alcune professioni e ne creeranno altre. Gli autori della ricerca sostengono ad esempio che cambieranno di conseguenza le competenze e le abilità ricercate: nel 2020 il problem solving rimarrà la soft skill più ricercata, ma diventeranno più importanti il pensiero critico e la creatività. Nela sola Italia il cloud sarebbe cresciuto del 18% negli ultimi 12 mesi, ossia con una crescita del 24% sull’anno 2016. Di questa trasformazione in corso nell’ambito dell’industria italiana se ne parlerà domani 11 ottobre a “Industry4.0 360 Summit”, evento organizzato presso la Camera dei Deputati a Roma.