Bruxelles – Oltre 2 miliardi i dati sottratti negli ultimi 12 mesi e divulgati in rete attraverso attacchi ransomware e DDoS (Distributed denial of service), in aumento del 750% rispetto al 2015. A dichiararlo è un report dell’Europol sul crimine informatico in Europa. Il paese europeo più colpito ad oggi è il Regno Unito con il 9,5% delle aggressioni e delle frodi. Dei ransomware rilevati il 16% colpisce Italia, Germania, Paesi Bassi e Gran Bretagna. I malware bancari invece sarebbero diretti verso la Germania. I costi del cybercrime per la sola Italia ammonterebbe a circa 6,73 milioni di dollari. I rischi generati dalle campagne di pirateria informatica sono comunque legati alla tenuta dei sistemi di difesa di impianti strategici o di infrastrutture particolarmente rilevanti (idriche, energetiche, militari). Dal report si evince anche che il peggior ransomware finora diffuso sulla rete è stato il WannaCry, che ha danneggiato particolarmente le aziende.