New York – Stando ai report forniti dalla McAfee Labs, la sanità, sia nel 2016 che nel 2017, è stato il settore più colpito dal cyber-crime, tanto da superare gli altri comparti pubblici. Nel secondo trimestre 2017 addirittura la sanità ha subito da sola il 26% degli incidenti registrati (il 50% degli incidenti sulla sicurezza riguarderebbero proprio sanità, istruzione e pubblica amministrazione), arrivando in alcune zone del mondo (soprattutto le Americhe) a paralizzare reparti o a posticipare interventi. Tra aprile e giugno scorsi, la rete Global Threat Intelligence di McAfee Labs ha registrato notevoli trend di crescita nelle minacce e negli incidenti di sicurezza informatica nei vari settori, tra cui la divulgazione pubblica di 311 incidenti di sicurezza (+3% rispetto al primo trimestre dell’anno). Gli attacchi viaggerebbero soprattutto attraverso il sequestro di account, DDoS, fuoriuscite di dati, attacchi mirati, malware e SQL injection. Sotto attacco comunque sono anche i social media con il Trojan Faceliker (operante tramite la visita di siti web dannosi o compromessi) che ha rappresentato ben l’8,9% dei 52 milioni di nuovi campioni di malware rilevati nel trimestre. Anche i nuovi campioni di ransomware sarebbero aumentati bruscamente nel secondo trimestre, del 54% ed il loro numero totale sarebbe cresciuto del 47% negli ultimi quattro trimestri, attestandosi sui 10,7 milioni di campioni. Tra i botnet invece il più diffuso sembrerebbe essere stato il Gamut, mentre il Necurs quello più dannoso. In Europa, il settore pubblico è stato quello con il maggior numero di incidenti resi noti nel secondo trimestre, seguito da quelli di intrattenimento, sanità, finanza e tecnologia