Roma – Il fattore umano e la scarsa attenzione e consapevolezza continuano ad essere i punti deboli dei sistemi informatici anche privati. Così almeno secondo una ricerca effettuata dalla Cefriel su 40mila dipendenti di aziende private, sarebbe emerso che uno dei principali pericoli informatici derivano dalla scarsa preparazione personale. Infatti ben il 60% dei dipendenti presi in esame avrebbero cliccato su link ingannevoli, installando così malware o hanno permesso la fuoriuscita di riservate notizie legate proprio alla produzione aziendale. Ben il 75% sarebbe addirittura arrivato ad inserire le proprie generalità su un portale non verificato, lasciando accesso agli hacker ai sistemi interni dell’impresa per la quale lavoravano. Dal test effettuato dalla Cefriel ad un bravo hacker basterebbero tre e-mail per ottenere un click sul link malevolo, mentre addirittura con quattro e-mail si arriva ad ottenere persino le credenziali ed in questo modo il cyber crime colpisce i dipendenti. Almeno la metà delle vittime per altro si lascerebbe abbindolare nel giro di 20 minuti, mentre per i processi ed i sistemi di sicurezza ci vuole spesso molto di più per riuscire a contrastare questi attacchi.

 

 

 

 

 

 

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