Roma – Stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa AdnKronos «la spesa della sanità pubblica per beni e servizi informatici nel 2018 è prevista in calo del 10%, con un rischio di ricaduta sui servizi essenziali per i pazienti». A fornire i dati la ricerca condotta dall’Osservatorio Netics e dedicata al tema dei costi e della spesa necessaria a sostenere il funzionamento e lo sviluppo delle infrastrutture informatiche di strutture sanitarie pubbliche. Secondo gli autori della ricerca «nel 2016 la cifra spesa dalla sanità pubblica per beni e servizi informatici ammontava a 1.040 milioni di euro (+9% rispetto al 2017). Le ragioni del calo di investimenti risiedono nella scelta delle Regioni di centralizzare la spesa informatica e nell’incertezza del quadro normativo. Sulla base di quanto previsto dal Piano per l’informatica pubblica (i cui tempi di attuazione, ricorda Netics, non sono ancora definiti), sono stati stimati in 160 milioni di euro i tagli che Regioni, Asl e ospedali dovranno realizzare sulla spesa informatica».

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