Bruxelles – L’azione dell’Unione Europea si sta facendo sempre più forte contro il crimine informatico, man mano che aumentano gli attacchi informatici, causando danni milionari ad enti pubblici, istituzioni, aziende e privati cittadini. Negli ultimi anni la UE in merito ha emanato importanti norme, a partire dal Regolamento n.910/2014 o “eIDAS” (riguardo a servizi fiduciari e di identificazione elettronica), al Regolamento n.679/2016 del GDPR sulla protezione dei dati, fino alla più recente direttiva n.1148/2016 sul “Network and Information Security o NIS”, con misure relative ad un più elevato e comune livello di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell’ambito dell’area UE ed entrata in vigore solo lo scorso 8 agosto. Dello scorso 13 settembre è stata poi la Raccomandazione della Commissione europea in merito agli incidenti e alle crisi di cyber security con un programma di cooperazione tecnico e strategico-politico che coinvolgeranno sempre più gli Stati membri e l’agenzia Enisa. La Commissione europea ha inoltre stabilito di investire quasi 4 milioni di euro nel progetto “PQCRYPTO” (Post-Quantum CRYPTOgraphyfor long-term security) per sviluppare nuove tecniche di crittografia che rendano maggiormente sicuri i sistemi.

 

 

 

 

 

 

 

 

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