New York – La notizia delle ultime ore è che di fatto nessuno è immune da Spectre e Meltdown, le due falle scoperte ufficialmente nei primi giorni del 2018 e che interessano quasi tutti gli apparati informatici realizzati nell’ultimo ventennio. Installando un app maligna nel sistema operativo, gli hacker possono colpire ovunque a questo punto, tanto che i grandi produttori hanno subito cercato delle soluzione almeno temporanee a queste problematiche. Addirittura Spectre interesserebbe l’esecuzione di script maligni direttamente nei siti web (in questo modo, visitando pagine contraffatte, i naviganti consentirebbero ai criminali informatici di accedere al livello del kernel del processore e ottenere dati preziosi come le password salvate). Meltdown e Spectre comunque sfruttano una funzionalità delle cpu più recenti, chiamata esecuzione speculativa, che migliora la velocità di calcolo consentendo ai processori di lavorare su più istruzioni alla volta, anche in un ordine diverso rispetto a quello di ingresso. Già nei prossimi giorni dovrebbero giungere degli accorgimenti per mettere quanto meno in sicurezza gli apparati (quantità calcolata nell’ordine di miliardi).