Roma – Con un tono tra il serio ed il faceto, una ricerca effettuata dai ricercatori di Kaspersky Lab ha messo in risalto come i contenuti dei siti per adulti trasmettano «malattie sessualmente trasmettibili (MST) digitali». Infatti, da quanto emerso dallo studio, la metà delle infezioni avvenute sui pc dei 1.000 adulti presi a campione avrebbe un’origine legata a visite di siti internet dai contenuti hot. E quindi, un po’ come può accadere nella vita reale, il sesso è più facilmente una delle cause di trasmissione delle infezioni. Per altro, a differenza di altri paesi, in Italia sarebbe scarsamente diffusa la cultura di navigare con modalità “in incognito”, quanto meno per proteggere il proprio dispositivo da possibili attacchi informatici, ma nonostante ciò un terzo della popolazione presa in esame si vergogna di ammettere la frequentazione di determinati siti. Kaspersky Lab ha anche elencato le prime dieci più probabili infezioni derivanti da siti legati al sesso: trojan, drive-by download, click-jacking, i bot di Tinder (utili a sottrarre i dati personali dell’utente), i car-phishing, i ransomware, i worm, i pornware, gli spyware ed i “falsi antivirus”.