Roma – Nel dark web, i “bassifondi” di internet, dove operano soprattutto criminali ed organizzazioni malavitose, stando a quanto riportato dagli analisti informatici, si starebbero diffondendo i “Ransomware-as-a-Service” o servizi “Rent-a-Hacker”, ossia piattaforme dove è possibile realizzare in pochissimi minuti dei ransomware su misura da acquistare, per poi usarli ai danni di altri ignari navigatori. Tra le piattaforme più popolari in questo senso ce ne sarebbero alcune che offrono sviluppo e personalizzazione dei ransomware, con possibilità anche di controllo delle attività relative alla diffusione (con pannello che rende possibile conoscere il numero di utenti infettati e messa in circolazione di ransomware, ovvero il denaro accumulato dai pagamenti di riscatto delle vittime).