New York – Il crimine informatico è ormai una vera e propria economia, generando affari da 1,5 trilioni di dollari, cifre ormai rapportabili al traffico di droghe o merci contraffatte. Almeno stando alla ricerca “Into the Web of Profit”, commissionato da Bromium ed effettuato dalla University of Surrey, riportato da ZDNet. Nel documento si evidenzia che i mercati online illegali che vendono articoli di tutti i tipi hanno contribuito per circa la metà alle entrate totali del cybercrime con un giro di affari di circa 860 miliardi. Di questi il furto di segreti commerciali e di proprietà intellettuale rappresenta poco più di un terzo delle entrate del cyber criminali, con un valore di circa 500 miliardi di dollari.