Roma – Le evoluzioni dei software pirata sempre più sofisticati e delle tecnologie usate dagli hacker per monetizzare i loro attacchi sono stati al centro dell’ultimo Global Threat Landscape Report prodotto da Fortinet. Dai dati forniti, nel primo trimestre del 2018, il numero di rilevazioni di exploit per impresa è diminuito del 13%, mentre il numero di rilevamenti di exploit unici è cresciuto di oltre l’11% e del 73% quello delle aziende che hanno registrato gravi exploit. In particolare gli attacchi di malware cryptomining sarebbero raddoppiati negli ultimi due trimestri e sarebbero sempre più complessi nel farsi riconoscere.
Diverso il discorso per il malware criptojacking più diffuso in America meridionale, Asia e Africa e che sta mostrando un’incredibile diversità per una minaccia relativamente nuova: i criminali informatici creano malware più efficaci senza alcun file per iniettare il codice infetto nei browser con una minore probabilità di rilevamento e produrre comunque cripto-valute, soprattutto Bitcoin e Monero.
Strumenti che stanno andando per la maggiore ultimamente sono il malware Olympic Destroyer e il ransomware SamSam. I ransomware, come già rilevato nelle scorse settimane, continuano ad evolversi con grande rapidità e attuando nuove tecniche. In aumento del 7% gli attacchi malware mobile, fatto che dimostra come i dispositivi mobili continuino ad essere oggetto degli attacchi.
Ancora una volta gli analisti invitano ad attuare politiche integrate ed automatizzate di sicurezza, per evitare che gli attacchi automatizzati continuino ad avere risultati a loro favorevoli.