Roma – Il Garante per la protezione dei dati personali ha provveduto ad approvare il piano ispettivo per il secondo semestre del 2018, il primo dopo l’entrata in vigore del GDPR. Al centro del programma le verifiche degli ispettori dell’Autorità per i trattamenti di dati effettuati da aziende e pubbliche amministrazioni che gestiscono banche dati di grandi dimensioni, da istituti di credito e per chi svolge attività di telemarketing. Come indicato, i controlli verteranno sul rispetto degli obblighi di informativa, sull’acquisizione del consenso nei casi previsti, sul periodo di conservazione dei dati e sulle misure di sicurezza per la loro protezione, sugli obblighi in tema di tenuta del registro dei trattamenti, di valutazione d’impatto e di designazione del Responsabile della protezione dei dati, soprattutto verso segnalazioni o reclami presentati dai cittadini, con particolare attenzione alle violazioni più gravi. Nel primo semestre di quest’anno dall’attività di accertamento svolta è scaturito un incremento delle sanzioni riscosse dall’erario per somme pari a oltre 4,5 milioni di euro, con un aumento del 162% rispetto al corrispondente semestre 2017, in maggioranza riguardanti grandi gestori telefonici; così pure sono aumentate le sanzioni contestate salite a 647 (118% rispetto al primo semestre 2017) e restano stabili le segnalazioni all´Autorità giudiziaria per 19 violazioni penali. Gli accertamenti del primo semestre 2018 sono stati svolti con il contributo del Nucleo speciale privacy della Guardia di Finanza, incentrandosi, per il settore pubblico, sui trattamenti di dati effettuati dalle Asl e poi trasferiti a terzi per fini di ricerca, sul rilascio dell´identità digitale ai cittadini italiani (Spid), sul sistema della fiscalità, con particolare attenzione alle misure di sicurezza e al sistema degli audit.

Stando alle rilevazioni fatte da Check Point Software Technologies gli hacker informatici sono sempre più alla ricerca del modo più semplice per entrare in una rete, mentre l’Italia scala le classifiche dei Paesi al mondo più colpiti dagli attacchi informatici, salendo all’89esimo posto