New York – I servizi finanziari sono sempre più sotto attacco, tant’è che nel secondo trimestre del 2018 si sono già verificati 107 milioni di tentativi di visitare pagine di phishing e di questi ben il 35,7% era correlato a servizi finanziari e cercava di colpire gli utenti attraverso pagine fake legate a banche o a pagamenti digitali. Ad effettuare lo studio la Kaspersky Lab che ha preso in esame i bersagli colpiti dalle proprie tecnologie anti-phishing. In un anno tanto turbolento, il Brasile è rimasto il paese con la maggior quota di utenti colpiti dal phishing nel secondo trimestre del 2018 (con il 15,51%) seguito da Cina (14,44%), Georgia (al 14,44%), Kirghizistan (13,6%) e Russia (13,27%). Nella graduatoria si nota come il secondo settore più colpito sia poi quello dell’IT, con il 13,83% degli attacchi rivolti alle società tecnologiche, ovvero il 12,28% in più rispetto al trimestre precedente, come riportato nel report «Spam and phishing in Q2 2018». Il mese di maggio 2018 si è invece caratterizzato per il picco di spam mai registrato (51%), con le principali fonti generate da Cina, Stati Uniti e Germania (paese risultato anche più colpito dallo stesso spam, seguita da Russia, Regno Unito, Brasile e Italia).

Stando alle rilevazioni fatte da Check Point Software Technologies gli hacker informatici sono sempre più alla ricerca del modo più semplice per entrare in una rete, mentre l’Italia scala le classifiche dei Paesi al mondo più colpiti dagli attacchi informatici, salendo all’89esimo posto