Roma – L’attacco malevolo denominato FakesAppe ha preso di mira la piattaforma di messaggistica istantanea WhatsApp. A scoprirlo sono stati gli esperti israeliani di cyber security di Check Point Software Technologies, che sono riusciti a sviluppare un codice in grado di modificare a piacimento quel che viene mostrato agli utenti di una conversazione all’interno delle risposte scritte attraverso l’apposita funzione Rispondi. Gli esperti di Check Point Software Technologies sono riusciti infatti a dimostrare che qualunque membro interno al gruppo, con i dovuti strumenti, può rispondere alle conversazioni modificando anche i virgolettati originali che compaiono all’interno di questo tipo di messaggi, dando a chi legge un quadro distorto di ciò che intendeva dire chi ha scritto inizialmente. Il testo originale del primo mittente resta immacolato; è solo quello contenuto nella risposta e usato a riferimento a uscirne distorto o completamente stravolto.