Roma – Sempre più preziosa l’opera compiuta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in Italia, non solo a livello di frodi e crimini informatici scoperti, ma anche a livello di informazione e sensibilizzazione promosse nell’utilizzo del web, garantendo sempre più disamina e attenzione da parte degli utenti. A dimostrarlo è stata una recente ricerca di Agi – Censis condotta tra il popolo digitale, attraverso l’iniziativa denominata «Diario dell’Innovazione». Questo studio ha permesso infatti di scoprire che il 41,9% degli italiani che navigano in rete è stato colpito almeno una volta da un virus al proprio sistema informatico, il 22,2% ha subito un attacco phishing, fornendo ingenuamente informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso a pirati informatici, mentre il 17,9% ha visto clonati il proprio bancomat o carta di credito. Il dato più sconcertante è che, a seconda delle fasce di età, il 15-20% degli utenti non adotta alcuna misura di protezione nella navigazione in internet, neppure le cautele minimali per la sicurezza dei propri dato o account (password complesse, periodicamente modificate, massima cura nell’apertura degli allegati di dubbia provenienza…). La sensibilità degli utenti starebbe crescendo anche verso i social network, con il 77% circa degli intervistati che si sono detti favorevoli all’introduzione dell’obbligo di fornire un documento di identità all’atto di iscriversi, per evitare tanti rischi legati ai falsi profili e, tramite questi, alla diffusione di notizie spazzatura. Tra i rischi emersi dall’uso dei social network anche il fatto che il 37,4% dei profili i profili attivi sui social network siano aperti e accessibili a tutti, quindi informazioni spesso di carattere molto privato possa essere date in pasto al primo malintenzionato di turno.