New York – Nel dark web, i bassifondi di internet, dove la pirateria informatica la fa da padrona, pare vada aumentando l’offerta e la domanda di ransomware as a service (RaaS), ovvero i malware in vendita o in affitto. Di questa serie uno degli ultimi prodotti è stato Princess Evolution, che offrirebbe all’utilizzatore il 60% dei guadagni illeciti generati, lasciando ai produttori il 40%. Al ransomware infatti i criminali informatici hanno associato anche un cryptominer, che consente di guadagnare anche qualora il malware fosse bloccato. La campagna per la diffusione del ransomware as a service sembra sia cominciata il 25 luglio e include sia il ransomware sia il cryptominer Coinhive (i criminali informatici si tengono un piano B per guadagnare denaro se il malware dovesse essere rilevato e neutralizzato). Qualora poi tutto funzioni, invece, la vittima dovrà pagare 0,12 bitcoin per poter decrittare i file bloccati.