Londra – La serie di attacchi informatici con il cryptor WannaCry avvenuta nel maggio 2017 è ancora considerata come una delle più grandi epidemie da ransomware della storia. WannaCry colpì centinaia di migliaia di dispositivi in tutto il mondo. Come gli altri cryptor, WannaCry è in grado di trasformare i file sui computer delle vittime in dati crittografati, chiedendo poi un riscatto per avere accesso alle chiavi di decodifica (create dagli autori delle minacce per decifrare i file e trasformarli di nuovo nei dati originali), impedendo di fatto il funzionamento del dispositivo infetto.

Le conseguenze dell’epidemia di WannaCry sono state devastanti, ma la sua vita dark-illegale non sarebbe ancora finita e gli analisti informatici avvertono di temerne ancora la diffusione, magari in una versione più evoluta. Da ricordare che ogni attacco ransomware è un vero e proprio reato penale e in ogni caso è bene non pagare, ma la vittima deve sempre denunciare il crimine subito alla Polizia Postale.