Bruxelles – Prime sanzioni in Europa per trasgressioni delle misure previste dal Regolamento 675/2016, noto anche come GDPR e cresce sempre più il livello di preparazione di Dpo e sistemi di sicurezza e protezione dei dati e nella navigazione in Internet.

La prima importante sanzione in merito è giunta ad ottobre dal Garante austriaco Datenschutzbehörden che ha erogato, a seguito di una ispezione, una sanzione di 4 mila euro ad una azienda che utilizzava il sistema di video sorveglianza in malo modo, puntandolo in parte sul marciapiede esterno al perimetro aziendale riprendendo in modo eccessivo, senza alcuna giustificata motivazione e senza informare con apposita cartellonistica i passanti.

A novembre il Garante tedesco Der Landesbeauftragte für Datenschutz und Informationsfreiheit ha comminato una sanzione di 20 mila euro ad una azienda tedesca, dopo aver dichiarato l’avvenuta perdita dei dati riguardante ben 330 mila credenziali di caselle di posta elettronica di cittadini tedeschi, con successiva divulgazione sulla rete Internet.

Infine in Portogallo la Comissão nacional de proteccao de dados ha erogato la sanzione finora più alta, 400 mila euro, ad una struttura ospedaliera nazionale per problemi di politiche di accesso al dato, evidenziando come, psicologi, infermieri e medici di qualsiasi reparto potevano, non soltanto accedere, ma anche modificare con estrema facilità (e in totale assenza del principio di necessità) i dati personali e sanitari nelle cartelle cliniche dei pazienti della struttura.