Roma – Il Garante della Privacy, Antonello Soro, nel corso di un convegno intitolato «I confini del digitale. Nuovi scenari per la protezione dei dati» ed organizzato in occasione della Giornata europea della protezione dei dati personali, ha stilato un primo bilancio dei primi 7 mesi dall’entrata in vigore del Regolamento europeo 675/2016 (GDPR). Dal 25 maggio al 31 dicembre 2018 in materia sono state effettuate 4.704 segnalazioni (con relativi reclami agli organi di competenza), 43.269 comunicazioni di dati di contatto dei responsabili per la protezione dei dati, 13.835 contatti con l’ufficio relazioni con il pubblico e 630 notificazioni di «data breach» (perdita dei dati). Tra i rischi evidenziati da Soro quello che «i danni economici imputabili ad attacchi del cyber crime possano raggiungere, entro il 2020, i 3.000 miliardi di dollari, interessando il 74% del volume di affari mondiali». A rischio quindi sono tutte le banche dati non sufficientemente protette. A riguardo è stato anche ricordato l’attacco massivo (il più grande finora avvenuto in Italia) che nel solo mese di novembre 2018 ha colpito circa tremila soggetti pubblici e privati, «portando all’interruzione dei servizi informatici degli uffici giudiziari distrettuali dell’intero territorio nazionale».