Roma – Le pubbliche amministrazioni e le aziende italiane sono a forte rischio di attacchi hacker, molto più di altri paesi, almeno stando a quanto riferito dagli esperti di sicurezza informatica di Yoroi-Cybaze, che hanno analizzato le 7 Collections di dati rubati (oltre 87 GigaByte, ovvero quasi il doppio del grande Data Leak del 2017), in vendita sui mercati del cybercrime. L’Italia è al sesto posto nella classifica dei Top Level Domain nazionali presenti nel maxi archivio, probabilmente il più grande di sempre. Ben oltre 270 portali di organizzazioni italiane sono stati violati dagli attacchi cibernetici e ci sarebbe una potenziale esposizione fino al 20% delle organizzazioni italiane, quali aziende e società, con presenza digitale. Come è ormai noto, anche le PEC sono state bersaglio di sistematici attacchi informatici in Italia (lo scorso novembre ne sarebbero state violate oltre 500 mila appartenenti ad enti pubblici, università ed aziende). La cultura della sicurezza informatica in Italia, pertanto, sembrerebbe essere ancora in addivenire.