Milano – Secondo gli ultimi dati forniti da Assolombarda sulle attività compiute dal cyber-crime, tra i settori maggiormente presi di mira negli ultimi mesi ci sono la sanità (+102%), la grande distribuzione organizzata (+70%) e il banking-finanza (+64%), con il primo semestre del 2018 chiuso con ben 730 attacchi gravi registrati in Italia ed una media di 122 al mese dai danni economici enormi. Nel 76% dei casi si sarebbe trattato di cyber-crime, mentre nell’11% di spionaggio o sabotaggio; solo nel 7% del cosiddetto “hacktivism”, ovvero con motivazioni ideologiche; infine nel 6% dei casi di guerra di informazione. In crescita del 57% gli attacchi sferrati con le tecniche di phishing e social engineering su larga scala, con le vittime che vengono agganciate attraverso email e indotte a fornire codici riservati o a cliccare su link che consentono l’installazione di malware sul computer preso di mira. Gli attacchi, secondo gli studi del progetto di ricerca europeo Hermeneut, si considerano in forte crescita ed entro il 2021 si stima che i danni globali causati dal cyber-crime saranno quantificabili in 6 trilioni di dollari, cifra abbondantemente superiore a quella dei traffici mondiali della droga.
Il crimine informatico punta a sanità, supermercati e banche, con affari superiori al traffico di droga
da Halley Sistemistica | Mar 11, 2019 | News SICUREZZA | 0 commenti