Bruxelles – Tre lustri di attività per l’Enisa, l’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica. Infatti dal 2004 l’agenzia agisce per la sicurezza delle reti e dell’informazione ed ha contribuito all’elaborazione di una risposta dell’Ue alle crescenti minacce informatiche. Il compito principale dell’Enisa consiste nell’aiutare l’Ue e i suoi Stati membri a migliorare la loro cyber-resilienza e ad accrescere la fiducia nel mercato unico digitale. Il regolamento sulla cyber-sicurezza recentemente adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio consolida il ruolo dell’Enisa affidandole un mandato permanente e aumentandone il personale e la dotazione finanziaria. Tra le prossime importanti sfide dell’agenzia ci sarà quello della sicurezza del 5G, considerato pure che la scorsa settimana il parlamento europeo ha approvato il Cyber-security Act, primo pilastro di un piano per evitare di diventare terra di battaglia virtuale della ‘trade war’ tra Usa e Cina, adottando una line autonoma. La legge sulla sicurezza informatica prevede di dare un mandato permanente e maggiori risorse per l’Enisa, che riceverà più risorse finanziarie e umane, intensificando la cooperazione sulla sicurezza informatica fra gli Stati membri. Sono inoltre previste certificazioni standardizzate per attrezzatura informatica nel territorio dell’Ue: le certificazioni saranno inizialmente volontarie, ma la Commissione valuterà come e in che misura rendere obbligatorio questo requisito a partire dal 2023, nell’ottica di accrescere i livelli di sicurezza globali all’interno dell’area di operatività degli Stati membri.