Allegati con malware pericolosi

Roma – Stando ad un report effettuato dagli analisti informatici di Barracuda, il 48% dei file malevoli individuati nell’ultimo anno possedevano la forma di un documento e questa nuova strategia aggressiva si sarebbe fortemente diffusa dall’inizio del 2019. Infatti dal 1 gennaio al 31 marzo scorso il 59% dei file malevoli è stato rappresentato da documenti, contro il 41% dello stesso periodo di un anno fa. Il malware quindi è spesso nascosto direttamente nel documento stesso, oppure il documento contiene uno script che scarica il malware da un sito esterno. I tipi di malware più diffusi sono i virus, i trojan, lo spyware, i worms e il ransomware. La maggior parte del malware viene inviata come spam a imponenti liste di indirizzi email che vengono vendute, scambiate, aggregate e aggiornate man mano che si muovono nel dark web. Quando poi il documento viene aperto, si hanno due possibilità: o il malware viene automaticamente installato, oppure una macro o uno script nascosto nel documento viene lanciato per scaricare e installare il malware da una fonte esterna. A volte viene usato un link o un altro oggetto cliccabile, ma questa tecnica è più diffusa negli attacchi di phishing che negli attacchi malware. Ancora una volta per bloccare questi nuovi generi di attacco, oltre a molta cautela nello scaricare i documenti allegati da email inconsuete, è utile possedere sistemi di difesa per la navigazione Internet, dotati di anti-spam e web protection, con un ottimo firewall.