Aumentano nel primo trimestre gli attacchi phishing e lo spam
New York – Aumentano gli attacchi phishing DDOS nel primo trimestre del 2019. A dichiararlo gli esperti di Kaspersky Lab che hanno rilevato un intenso traffico di email di spam sofisticate. Dall’indagine è emerso che ai destinatari delle email di spam veniva offerta un’allettante posizione lavorativa all’interno di una grande azienda. Le vittime erano quindi invitate a iscriversi gratuitamente a un sistema di ricerca di lavoro online, tramite installazione sul proprio dispositivo di una speciale applicazione che avrebbe fornito loro l’accesso al database di job research. Per renderlo credibile gli hacker lo avevano corredato con una serie di finestre pop-up che contenevano le parole “DDoS Protection” e un falso messaggio: «l’utente sarebbe stato reindirizzato al sito web di una delle più grandi agenzie di recruitment». Le vittime venivano quindi reindirizzate a un sito di cloud storage, dal quale avrebbero scaricato un installer malevolo con le sembianze di un normale file word. L’obiettivo del file era far partire il download sul dispositivo della vittima del famigerato banking trojan Gozi, uno dei malware utilizzati più comunemente per rubare denaro. Kaspersky Lab ha rilevato questo malware come Trojan-Banker.Win32.Gozi.bqr. Dallo studio è emerso che nel primo trimestre 2019 gli attacchi phishing sarebbero cresciuti del 24% ed il settore bancario è diventato l’obiettivo privilegiato, con il Brasile primo paese per numero di attacchi subiti (22%), seguito da Austria e Spagna (entrambe al 17%). Riguardo invece all’origine dello spam, la principale fonte è la Cina (16%), seguita dagli Usa (13%) e dalla Russia (7%); quanto ai paesi più danneggiati dallo spam: la Germania è al 12%, Vietnam al 6% e Russia al 5%.