Roma – Il crimine informatico sembra impegnato ultimamente nella diffusione tramite email del malware Emotet. A scoprirlo sono stati analisti informatici che hanno trovato nel malspam diverse varianti del malware in questione. La diffusione avviene ora non più solo tramite false fatture o sentenze legali, ma anche tramite comunicazioni sintetiche che simulano un contatto già avvenuto e di carattere quasi personale. Inoltre, chiedono alla vittima un’azione di risposta o contengono ringraziamenti. Gli allegati malevoli di queste email sono per lo più documenti word o excel, avviando la catena d’infezione del trojan bancario. Vittime designate dai criminali informatici sono sia utenti provati singoli, che aziende ed enti pubblici. Non mancano poi episodi di spionaggio informatico. Alcune varianti infatti permettono ai criminali cibernetici di trafugare password e digitazioni utente, intercettare ed alterare il traffico di navigazione, nonché fornire accesso remoto sulle reti compromesse oppure di compiere azioni di cyber spionaggio. Il codice malevolo, tramite un modulo integrato, scarica le comunicazioni inviate-ricevute negli ultimi 180 giorni dal client Outlook e può persino catturare messaggi presenti nelle sottocartelle dell’interpersonal message (IPM) root folder.