La rete internet come un campo di battaglia per la supremazia geopolitica globale

Bratislava – Gli esperti informatici di Eset sembrano essere certi del fatto che «l’era della guerra cibernetica sia già cominciata» e a dimostrarlo non sono solo gli attacchi di hacker appoggiati dai militari e i virus informatici per destabilizzare interi paesi, ma ci sono anche le fake nes per distorcere le informazioni e intercettare o modificare il voto degli elettori. La rete Internet è quindi sempre più campo di battaglia per la supremazia geopolitica globale. La ricerca investigativa di Eset si è poi soffermata sul gruppo hacker Dukes che dal 2008 colpisce su tutto il pianeta e, dopo una breve latitanza, sta tornando in scena con la possibilità che torni ad agire per le prossime elezioni negli Stati Uniti d’America e non solo. Secondo il World economic forum, gli attacchi cyber e le violazioni dei dati rappresentano ormai il terzo e il quarto rischio globale più probabile dopo gli eventi climatici estremi e i disastri naturali. La stessa cyber war sembra essere la fortuna della Eset, società nata in Slovacchia nel 1992 da quattro persone ed oggi arrivata a fatturare oltre 500 milioni di euro, impiegando 1.600 persone, vendendo servizi di sicurezza come il suo celebre antivirus.