Nel 2019 il phishing in un anno è cresciuto del +400%
New York – Gli orizzonti futuri della sicurezza informatica sono stati ampiamente trattati nel «Threat Report – Mid-year update» realizzato dall’azienda Webroot. Tra i trend osservati la pericolosa crescita del 70% di sistemi Windows 7 non aggiornati e che un link ogni 50 è malevolo, mentre un terzo dei siti di phishing usa il protocollo https per ingannare gli utenti. Serve quindi una maggiore educazione informatica degli operatori, essendo divenuto il phishing sempre più personalizzato con gli hacker che riutilizzano le informazioni ricavate per impossessarsi degli account violati. Secondo Webroot il 24% dei link dannosi viene ospitato da domini sicuri. Tra i mesi di gennaio e di luglio 2019 è stato rilevato un incremento addirittura del 400% di URL malevoli con obiettivi i fornitori SaaS/Webmail (25%), gli istituti finanziari (19%), i social media (16%), i retail (14%), i servizi di file hosting (11%) e le società di servizi di pagamento (8%). A sorprendere è anche il fatto che tra i pc infettati da malware, il 64% include macchine di utenti finali, mentre il 36% riguarda dispositivi aziendali. A generare la differenza tendenzialmente è la maggiore diffusione di firewall di protezione nelle aziende e nelle organizzazioni. Infine i dati raccontano che i malware che attaccano i sistemi Windows finiscono con il nascondersi principalmente nelle cartelle Temp (41%), Appdata (24%) e Cache (11%).
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