L’applicazione e l’interpretazione sembra essere però ancora piuttosto varia nei Paesi

Bruxelles – Ammontano complessivamente a 114 milioni di euro le multe erogate dalle varie autority nazionali europee per violazione del Gdpr, il regolamento Ue in materia di trattamento dei dati personali in vigore dal 25 maggio 2018. A renderlo noto è stata una ricerca effettuata dallo studio legale internazionale Dla Piper, che ha conteggiato tutte le sanzioni rese pubbliche. Al momento al primo posto per sanzioni c’è la Francia, con una multa di 50 milioni inflitta nel 2019 dal Cnil a Google, seguita dalla Germania con sanzioni pari a 24,5 milioni di euro e dall’Austria con multe per 18,1 milioni. E’ invece quarta in classifica l’Italia con 11,5 milioni di sanzioni per ora. Complessivamente i Paesi dell’Unione, più quelli associati di Norvegia, Islanda e Liechtenstein hanno registrato ben 160.921 violazioni di dati personali, con vari generi di gravità, dalle email inviate a indirizzi sbagliati fino ai più celebri data crash a seguito di attacchi hacker. Il maggior numero di violazioni notificate sono state in Olanda (40mila), Germania (37mila) e Regno Unito (22mila), mentre l’Italia è solo undicesima con 1.886 segnalazioni totali. Secondo lo studio l’Italia dimostra come «il Gdpr sia applicato in tutta Europa con interpretazioni e applicazioni diverse da parte dei regolatori, rendendo l’ottemperanza una sfida per le grandi organizzazioni multinazionali».