Quarto anniversario per il servizio promosso dall’Europol
Bruxelles – Se a livello umano la pandemia di coronavirus si diffonde implacabilmente in questo periodo, a livello informatico a continuare a far paura sono i ransomware. Per questo quattro anni fa è nato, grazie all’impegno di Europol, Kaspersky ed altri partner specializzati nella sicurezza, il sistema No More Ransom, con il precipuo obiettivo di bloccare i ransomware che in questi anni sono riusciti a danneggiare attività importanti e fondamentali come quelle di ospedali, amministrazioni e governi. No More Ransom sta perciò aiutando le vittime a combattere gli hacker senza dover pagare. L’archivio di strumenti di decrittazione di No More Ransom ha registrato, finora, oltre 4,2 milioni di visitatori da 188 paesi e ha bloccato richieste di ricatto per circa 632 milioni di dollari che rischiavano di finire nelle tasche dei criminali. Alimentato dal contributo dei suoi 163 partner, il portale ha aggiunto 28 strumenti di decrittazione solo nell’ultimo anno e ora può decrittare 140 diversi tipi di ransomware. Il portale è disponibile in 36 lingue. Come spiegato dalla Polizia Postale e delle Telecomunicazioni italiana «No More Ransom è il primo partenariato pubblico-privato nel suo genere che aiuta le vittime di richieste ransomware a recuperare i loro dati crittografati senza dover pagare l’importo del riscatto ai criminali informatici. Per fare ciò, basta visitare il sito Web http://www.nomoreransom.org e seguire i passaggi di Crypto Sheriff per aiutare a identificare la varietà di ransomware che colpisce un dispositivo. Se è disponibile una soluzione, verrà fornito un collegamento per scaricare gratuitamente il tool di decodifica. No More Ransom fa molto per aiutare le persone colpite dal ransomware, ma ci sono ancora molti tipi di ransomware là fuori senza che vi sia una soluzione per decriptare i dati, per questo la prima regola è quella di essere sempre cauti, conservare sempre una copia dei file più importanti altrove come nel cloud o su un’altra unità offline, su una memory stick o su un altro computer, utilizzare un software antivirus affidabile e aggiornato, non scaricare programmi da fonti sospette e non aprire gli allegati nelle e-mail di mittenti sconosciuti, anche se sembrano importanti e credibili».