Il ransomware è in grado di impedire ogni possibile recupero dei dati
New York – Un ransomware specializzato nell’attacco ai sistemi virtuali è di recente apparso sulla scena. Si tratta del RegretLocker che ha un’apposita tecnica idonea per l’attacco ai sistemi virtualizzati, che di solito sono ritenuti in grado di resistere quanto meno ai più classici ransomware. Di fatto i crypto-ransomware avrebbero diverse difficoltà a compromettere in tempi rapidi le macchine virtuali, quindi i criminali informatici sembrano essere pervenuti ad una soluzione, aggirando l’ostacolo, ovvero attraverso un software per montare il disco virtuale e avviare la crittazione dei dati all’interno di un ambiente che gli consente di agire come su una macchina fisica. In questo modo accede al sistema e adotta poi una serie di misure per utilizzare il programma per terminare tutti i processi ed i servizi che mantengono aperto uno dei file che sono stati sottoposti a crittografia, impedendo in questo modo il recupero i qualsiasi modo.