Prima in Europa e quinta al mondo per attacchi macro malware

Roma – Il 2020 verrà ricordato non solo come l’anno horribilis della pandemia, ma anche per gli attacchi informatici che hanno fatto balzare l’Italia al quinto posto a livello globale a livello di aggressioni, settimo a livello di malware e undicesimo a livello ransomware. Il dato è stato riportato nel rapporto della Trend Micro Research “A constant state of flux: Trend Micros 2020 annual cybersecurity report”. Nel corso del 2020 la Trend Micro ha infatti rilevato a livello mondiale ben 119mila minacce al minuto con una crescita in generale del 20% rispetto al 2019 e, considerati i lunghi periodi di lockdown, del 210% sulle reti domestiche (complessivamente sono stati 2,9 miliardi gli attacchi complessivi). Tra i sistemi di aggressione il phishing ha interessato il 91% delle tecniche utilizzate, mentre le vulnerabilità scoperte sono state ben 1.453, l’80% delle quali altamente rischiose. La cosa più allarmante resta comunque il fatto che l’Italia è il paese più colpito in Europa con 12.953 attacchi ricevuti. Per quanto riguarda i malware, l’Italia è stato bersaglio di ben 22.640.386, ossia 5 milioni in più rispetto all’anno precedente. Così pure per i ransomware l’Italia ha ricevuto il 12,9% del totale degli attacchi, mentre le app malevole scaricate sono state 170.418. Molto peggio le visite a siti malevoli, attraverso le varie forme di attacco: 11.548.546 dei quali bloccati appena 2.883.335.