Ps Postale, nel 2021 ben 35 furti credenziali di accesso home banking

Ancona – Nel 2021 la sezione Cyberterrorismo del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Marche di Ancona ha monitorato web/social network nei confronti di soggetti appartenenti a matrice anarchica, jihadista, movimentista e politica. Il monitoraggio passivo ha prodotto 78 segnalazioni al Servizio Polizia Postale e Digos sul territorio di cui 35 hanno permesso di monitorare soggetti particolarmente attivi su web. Il Compartimento ha fatto fronte a continue sfide investigative, nella macro-aree di competenza, tra contrasto alla pedopornografia online, protezione di infrastrutture critiche, financial cybercrime e minacce eversivo-terroristiche in rete anche internazionali. Per reati contro la persona attraverso la rete, trattati 202 casi e denunciate 201 persone. In ambito pedopornografia online, monitorati 126 spazi web rilevandone 36 con contenuti illeciti, ha trattato 45 casi a seguito di denunce ed altri 17 a seguito di segnalazioni da associazioni. Nel corso delle 23 perquisizioni, sequestrati oltre 10mila gigabyte di supporti informatici contenenti immagini e video pedopornografici: una persona arrestata e 30 denunciate. In merito ai fenomeni di phishing, smishing e vishing, tecniche utilizzate per carpire dati personali e bancari, in sensibile aumento i casi trattati: oltre 35 furti di credenziali per accesso a home banking, di numeri di carte di credito, di chiavi private di wallet di cryptovalute; quattro persone denunciate. Per il financial cybercrime, nel 2021 registrati 70 attacchi informatici ai sistemi finanziari, per un ammontare di oltre 360mila euro sottratti illecitamente mediante complesse frodi telematiche, 90mila euro dei quali recuperati per l’attivazione tempestiva della Polizia Postale. Per la cybersicurezza, il N.O.S.C. del Compartimento ha gestito 9 attacchi informatici significativi a servizi informatici di sistemi istituzionali, infrastrutture critiche grandi imprese. Individuati 5 responsabili di un attacco informatico durante una lezione organizzata da una biblioteca per studenti e adulti, sospesa per l’intrusione di soggetti che inneggiavano all’antisemitismo.
Sono stati isolati gli IP di collegamento dei ‘disturbatori’ per identificarli.

(Fonte: ANSA)