Nuova ricerca sottolinea rischi di una tecnologia senza barriere

New York Il metaverso, la nuova era di internet su cui puntano i big tech e che vede l’utilizzo di visori e occhialini di realtà virtuale, non è esente dalle attività dei criminali informatici. Molte di queste, come sottolinea un recente studio della società di sicurezza informatica Trend Micro, puntano al furto delle identità digitali. Nel merito del metaverso, l’interesse è sulle credenziali “biometriche” che sostituiranno le password tradizionali. La lettura delle informazioni di volto o dita, traducendosi in un database digitale legato al singolo utente, rappresenterà il nuovo oro per i cybercriminali. «Alcuni sostengono che l’utilizzo della biometria sia un’alternativa più sicura e facile rispetto alle password. Tuttavia, a differenza di quelle, le nostre caratteristiche personali non possono essere modificate facilmente» ha affermato Salvatore Marcis, Technical Director di Trend Micro Italia. «Per questo, una compromissione potrebbe avere un impatto più duraturo sugli utenti». Il dato emerge da “Leaked Today, Exploited for Life: How Social Media Biometric Patterns Affect”, l’ultima ricerca del gruppo. Gli utenti in grado di impersonare individui all’interno di questa nuova interazione del web potrebbero accedere a qualsiasi informazione, dai conti bancari online o negozi di criptovaluta a dati aziendali altamente sensibili. «Lo studio Trend Micro vuole favorire il dialogo nella comunità it e della security su come evitare questi rischi potenziali. Enormi volumi di dettagli biometrici, inclusi modelli di viso, voce, iride, palmo e impronte digitali, sono già stati esposti online con una qualità sufficientemente elevata da ingannare i sistemi di autenticazione» spiega l’azienda.

(Fonte: Ansa)