Attacco hacker alla rete di “Punto zero” la società di servizi informatici della Regione Umbria

Perugia – «I tecnici di PuntoZero hanno riscontrato un attacco hacker alla rete – spiega la stessa amministrazione in una nota -, probabilmente già in corso dalla mattina del 19 luglio, giorno in cui si è verificato un malfunzionamento durato circa due ore. Gli apparati di sicurezza sono riusciti a bloccare l’ingresso ai sistemi garantendo la sicurezza dei dati. L’attacco, anche se i dati sono protetti, sta continuando e procura rallentamenti alla rete causando problemi di accesso ai vari servizi, tra i quali il Cup». Lunedì 24 luglio poi i tecnici dell’azienda insieme agli specialisti dei fornitori e con la «preziosa collaborazione» della Polizia postale e del Computer Security Incident Response Team- Italia istituito presso l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, l’attacco hacker che ha interessato i suoi sistemi, tra cui il Cup, è stato bloccato. I sistemi sono stabili e sono tornati nelle condizioni di normalità e tutti i servizi, Cup compreso, sono stati ripristinati e sono accessibili. L’amministratore unico di PuntoZero, Giancarlo Bizzarri, nell’evidenziare l’impegno e ringraziare sia i tecnici di PuntoZero, che hanno lavorato ininterrottamente per la risoluzione del problema, sia gli specialisti della polizia postale e del Csirt ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra enti territoriali e le strutture preposte anche a livello nazionale. «Grazie alla collaborazione – ha commentato Bizzarri – con la polizia postale e il Csirt, non solo siamo riusciti a bloccare l’attacco in tempi rapidi ma abbiamo anche attivato immediatamente una rete di comunicazione capace di allertare gli altri enti in modo tale da prevenire attacchi verso di loro. Riteniamo che queste azioni e tali sinergie costituiscano la soluzione strategica per combattere queste tipologie di crimini a livello di sistema. Siamo soddisfatti – ha aggiunto – poiché l’ottimale gestione dell’evento non ha determinato rischi per i diritti e le libertà degli interessati e non ha compromesso in alcun modo i dati garantendo la sicurezza dei dati stessi. Siamo consapevoli che come si evolvono i sistemi di sicurezza evolvono anche i sistemi creati dagli hacker; per tale motivo dobbiamo sempre più investire in sicurezza, in tecnologia e formazione di specialisti non solo per stare al passo con le norme sulla protezione dei dati ma anche al fine di garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini. Siamo dispiaciuti per i disagi ad enti e cittadini».

(ANSA)