Roma – La professionalità è la vera importante risposta alla minaccia dei cyber attacchi. E’ quanto emerso da studi relativi alla sicurezza informatica degli ulti mi anni, dove si è stimato che un attacco su scala globale come quello dello NotPetya di giugno scorso sia costato all’economia del pianeta qualcosa come 53 miliardi di dollari di danni, ovvero quanto una catastrofe naturale delle proporzioni dell’uragano Sandy nei Caraibi nel 2012. Ad essere rilevato dagli esperti ancora una volta il fatto che enti ed imprese private continuino a dare spesso scarsissima importanza alle problematiche legate alla sicurezza delle persone e dei dati, salvo poi pentirsene a seguito dei sempre più diffusi attacchi informatici. Un altro dato emergente è che la domanda di professionisti in grado di garantire la sicurezza informatica cresce annualmente, ma in Italia ad oggi sono ben poche le aziende che lavorano nell’ambito della sicurezza e che possono fornire supporto valido a contrastare il fenomeno. Fondamentali sono la garanzia di qualità, metodologie aggiornate di difesa ed affidabilità professionale. Ancora una volta quindi viene indicato dai tecnici della sicurezza la necessità di affidarsi nello specifico ad aziende leader nel settore, anziché a singole esperienze individuali evidentemente non adeguate poi al momento del “data crash”.