Roma – Le transazioni economiche mondiali fatte non in contanti da imprese e pubbliche amministrazioni raggiungeranno il valore di 122 miliardi di dollari nel 2020. Il dato è stato diffuso dal “World Payments Report 2017”, documento che riporta anche il fatto che il volume delle transazioni digitali a livello mondiale, nel biennio 2014-2015, è salito dell’11,2% a 433,1 miliardi e dove si evince che i paesi in via di sviluppo sono stati il motore trainante di questa crescita, con un incremento del 21,6%, mentre i mercati consolidati hanno registrato un aumento del 6,8%. Ad incrementare le transazioni digitali saranno soprattutto mobilità, abitazioni connesse, entertainment e media. Dal 2011 al 2015 anche l’Italia ha visto crescere i pagamenti con carte di credito e debito, raggiungendo i 4,6 miliardi di dollari. Stando a quanto riferito nel report, tra le sfide emergenti però, soprattutto per gli istituti bancari, ci sarà sempre più da fare i conti con la cybersercurity (65%), data privacy (55%) e quadri regolatori poco chiari (35%). Infatti i maggiori rischi sarebbero ad oggi rappresentati per gli istituti bancari da attacchi DDoS (50%), frodi esterne (31%) e interne (25%).