Roma – Il 2018 si preannuncia secondo molti analisti informatici come peggiore già del 2017 per attacchi del cyber crime, che sfrutterà sempre più il canale delle e-mail spam e nuovi virus più evoluti per richiedere il riscatto dei dati rubati o criptati, sfruttando le vulnerabilità dei sistemi operativi e dei software. Sotto accusa negli ultimi mesi sono finiti in quest’ottica anche produttori per il ritardo delle uscite delle patch. Da non sottovalutare poi che all’origine dello sviluppo dei nuovi ed evoluti malware (la minaccia di per sé esiste da almeno 30 anni, ma mai ha assunto simili dimensioni e diffusione) ci sarebbero anche gli strumenti rubati dagli hacker all’NSA, oggi a l’agenzia per la sicurezza nazionale statunitense. Al di là del riscatto, i criminali informatici ora puntano a raccogliere i dati delle vittime e possibilmente a restare annidati nei loro pc, per raccogliere informazioni preziose.
.
.