Bolzano – Ha portato a 6 arresti e 13 persone indagate l’operazione condotta dalla squadra mobile della Questura di Bolzano, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Bolzano, in collaborazione con l’ufficio centrale per la repressione dei reati informatici della Procura tedesca di Osnabrück e dell’apposita “Task Force Cybercrime” della Polizia Criminale di Osnabrück. Stando alle indagini la banda internazionale operava con sedi a Bolzano, Roma, Milano, Genova, Bergamo ed Ancona. Gli autori dei crimini erano in prevalenza pakistani che tra l’inizio del 2011 e luglio 2017 erano riusciti a infiltrarsi nei sistemi informatici di centralini telefonici in uso a grandi aziende private ed enti pubblici tedeschi. Per ridurre i sospetti le attività hacker avvenivano soprattutto nel fine settimana o di notte. Lo scorso aprile erano state effettuate una decina di perquisizioni tra Bolzano, Roma, Milano, Ancona e Genova, condotte in collaborazione con inquirenti tedeschi, che hanno portato al sequestro di computer ed altre sofisticate attrezzature elettroniche atte all’hackeraggio. Ora a carico di 4 dei 13 indagati è stato eseguito un mandato di arresto europeo dalla Procura di Osnabrück, per associazione per delinquere per reati informatici. A luglio scorso è stato perquisito poi un covo dell’organizzazione a Romano di Lombardia in provincia di Bergamo, che ha portato a due ulteriori arresti e alla scoperta di una vera e propria centrale telefonica dedicata alle attività di hackeraggio. Delle persone arrestate, 4 sono state già estradate in Germania, mentre gli altri restano a disposizione delle autorità giudiziarie italiane.
Report tedesco: «In futuro sempre più attacchi alle periferiche»
da Halley Sistemistica | Nov 10, 2017 | News SICUREZZA | 0 commenti