Roma – Le aggressioni informatiche di tipo phishing non solo stanno crescendo, ma si stanno anche evolvendo di nuovo, attraverso il cosiddetto Punycode usato come vettore, sfruttando l’uguaglianza grafica fra parole con significati e etimo diversi. La scoperta è stata ufficializzata da ricercatori della Security Intelligence di IBM. La prima campagna in merito è stata quella del malvertising Seamless, con l’obiettivo di infettare i pc attaccati dal phishing con il Trojan Ramnit, poi trasformata ed evoluta nel corso del 2017. A fine anno sono stati scoperti attacchi di code injection noti come Mailsploit, che ha portato diversi gestori di posta elettronica ad aggiornare i propri sistemi contro tali generi di cyber-aggressioni.