Bruxelles – Stando a quanto riportato dall’agenzia per la sicurezza informatica dell’Unione Europea, Enisa, il fenomeno del cyber spionaggio crescerà ancora nel 2018 per motivi non solo geopolitici, ma anche economici. Dal report dell’agenzia ben il 20% degli incidenti informatici del 2017 sono da attribuire ad attacchi da parte di altri Stati stranieri e l’obiettivo è stato quello di sottrarre proprietà intellettuali e segreti. Nella lista nera dell’Enisa ci sono gruppi di cyber criminali come i CopyKittens o Rocket Kittens che hanno colpito organizzazioni e soggetti individuali, compresi diplomatici e ricercatori provenienti da Israele, Arabia Saudita, Turchia, Usa, Giordania e Germania. Nell’elenco anche gruppi del sud-est asiatico e numerosi russi, come il gruppo APT28. Il pericolo secondo l’Enisa è la crescita del fenomeno, se non ostacolato da appropriate misure da parte dei singoli Stati membri dell’Unione Europea. Dalle analisi fatte sono comunque ancora troppe minacce interne; le grandi organizzazioni investono in competenze e le nuove tecnologie abilitanti la trasformazione digitale, come IoT e cloud, dovranno essere più protette se si vogliono evitare le cyber minacce più attese per il 2018.