Roma – Stando alle rilevazioni fatte da Check Point Software Technologies gli hacker informatici sono sempre più alla ricerca del modo più semplice per entrare in una rete, mentre l’Italia scala le classifiche dei Paesi al mondo più colpiti dagli attacchi informatici, salendo all’89esimo posto. Tutto ciò non fa altro che aumentare la preoccupazione di fronte a numerosi danni e vulnerabilità riscontrate nel corso del tempo. Il nuovo anno ha visto entrare in scena con molto vigore i malware di cripto-mining e maggio si è rivelato il quinto mese consecutivo dell’anno per questo genere di frode informatica. Tale inquietante classifica in Italia resta invariata rispetto al mese precedente, con Coinhive e Cryptoloot ai primi due posti, seguiti da Conficker, un warm che punta ai sistemi operativi Windows. Il cryptomining, come ormai noto, è una tecnica molto diffusa, che colpisce quasi il 40% delle organizzazioni in tutto il mondo e per questo motivo, gli hacker la considerano molto redditizia.

 

Stando alle rilevazioni fatte da Check Point Software Technologies gli hacker informatici sono sempre più alla ricerca del modo più semplice per entrare in una rete, mentre l’Italia scala le classifiche dei Paesi al mondo più colpiti dagli attacchi informatici, salendo all’89esimo posto