New York – Nei primi sei mesi del 2018 si sono verificati nel mondo almeno 6 miliardi di attacchi malware, con un aumento del 102% rispetto allo stesso periodo del 2017. Dopo un 2016 da record, con ben 645 milioni di casi registrati, l’anno scorso e nel primo semestre del 2018 il numero di infezioni ransomware si è normalizzato, ma ci sono stati oltre 181 milioni di attacchi a livello globale, pari a una crescita sul 2017 del 229%; l’Italia nel dettaglio è diventando lo Stato europeo più colpito. Un altro elemento inquietante è rappresentato dalle nuove varianti di programmi maligni che continuano a emergere, con tipologie di ransomware sempre più innovative e “smart” che riescono a sfruttare in modo efficace le vulnerabilità delle macchine. Uno dei casi più eclatanti registrati quest’anno riguarda l’assalto ai sistemi della città di Atlanta, negli Stati Uniti, che ha portato alla compromissione totale di cinque dipartimenti amministrativi su 13 e alla sospensione delle attività per dieci giorni. Come riferito dagli analisti delle maggiori società produttrici di sistemi di sicurezza, per contrastare queste tipologie di attacchi serve una sempre migliore ed evoluta rete di sistemi di protezione nella navigazione e di gestione antivirus.