Roma – Sono almeno due i principali rischi dell’uso della tecnologia «contactless» per i pagamenti: pagare inconsapevolmente l’acquisto effettuato da un altro utente a causa della troppa vicinanza dello smartphone o della carta al lettore di schede, oppure la possibilità che il segnale wireless della carta o dello smartphone venga intercettato e le informazioni “finanziarie” rubate. A segnalarlo agli utenti ancora una volta è la Polizia Postale di fronte alla grande diffusione della tecnologia «contactless» per effettuare pagamenti o inviare informazioni. Il processo, reso possibile grazie ad uno sviluppo tecnologico noto come Near Field Communication, funziona tramite un chip wireless sul quale sono memorizzati i dettagli della carta di pagamento dell’utente, chip che può essere presente sia in un telefono cellulare che in una carta di credito o bancomat. Tale tecnologia consente agli utenti di poter effettuare pagamenti fino ad un massimo di 25 euro presso attività commerciali, avvicinando lo smartphone, il bancomat o la carta di credito ad un apposito lettore di schede, senza dover inserire fisicamente la carta stessa o digitare il PIN. La Polizia Postale, in merito, consiglia sempre: l’uso di un PIN che blocchi lo smartphone dotato di NFC, quando non è in uso; avere cura e non smarrire smartphone o carta usati per i pagamenti ‘veloci’, custodendo possibilmente bancomat e carte in apposite custodie per non far intercettare i dati trasmessi; leggere sempre attentamente i termini e le condizioni della propria banca o del circuito che rilascia la carta di credito in relazione alla responsabilità in caso di pagamento errato o violazione della sicurezza; controllare frequentemente i propri movimenti bancari e della carta di credito.
Rischi e pericoli nell’uso della tecnologia ‘contactless’ per pagare
da Halley Sistemistica | Feb 4, 2019 | News SICUREZZA | 0 commenti