Roma – L’Italia è sempre più bersaglio dei criminali informatici e principale obiettivo degli attacchi ransomware. Almeno stando al report «Catturati nella rete: Districare la matassa di minacce vecchie e nuove», realizzato dal gruppo di analisti del Trend Micro Research sulle minacce informatiche che hanno colpito nel corso del 2018 (nel corso dell’anno il gruppo avrebbe bloccato a livello planetario ben 48.387.151.118 di minacce). I ransomware a livello mondiale hanno subito un calo del 91% rispetto al 2017, ma in Italia resta un’eccezione, inclusa nella “top ten” dei bersagli del 2018, al fianco di Stati Uniti, Brasile, India, Vietnam, Messico, Turchia, Indonesia, Cina e Bangladesh. Nel frattempo comunque c’è un aumento del 237% nel mining di cripto valute e dalla crescita del 269% degli URL di phishing. In Italia nel corso dell’intero 2018 sono stati intercettati 26.353.635 di malware (il nostro paese è in dodicesima posizione a livello mondiale), mentre le visite a siti maligni sono state 10.182.915 (diciottesima posizione al mondo), con 1.485.794 di siti ospitati in Italia e bloccati dalle autorità. Quanto alle minacce via posta elettronica nel Belpaese sono state ufficialmente 651.947 (dodicesimo posto al mondo), con 4.295 malware di online banking intercettati (diciottesima posizione globale), 25.128 app maligne scaricate e 2.656 attacchi Exploit Kit.