Il massivo ritorno in rete del Cryptolocker
Roma – Il famigerato e temibile ransomware Cryptolocker, scoperto per la prima volta a fine 2013, sta tornando a far parlare pesantemente di sé nell’ultimo semestre.
Caratteristica del micidiale virus informatico è quella di agire in modo tale da rendere inutilizzabile il contenuto dei computer colpiti, frodando le ignare vittime che navigano sul web. A tal proposito è bene quindi segnalare un nuovo tentativo di truffa messo in atto recentemente e segnalato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni. Il falso messaggio in questione proverrebbe addirittura da Microsoft ed il testo cita testualmente: «Security warning: Il tuo computer è stato bloccato. Errore #DW6VB36. Per favore chiamaci immediatamente al numero +39 0694804XXX. Non ignorare questo avviso critico». Viene poi aggiunto: «se chiudi questa pagina, l’accesso del tuo computer sarà disattivato per impedire ulteriori danni alla nostra rete. Il tuo computer ci ha avvisato di essere stato infestato con virus e spyware. Sono state rubate le seguenti informazioni: Accesso Facebook, Dettagli carta di credito, Accesso account e-mail, Foto conservate su questo computer. Devi contattarci immediatamente in modo che i nostri ingegneri possano illustrarti il processo di rimozione per via telefonica. Per favore chiamaci entro i prossimi 5 minuti per impedire che il tuo computer venga disattivato. Chiama per ricevere supporto: +390694804XXX». Sarebbero numerose le varianti del messaggio, ma al di là di tutto, la Polizia Postale rassicura gli utenti che «non vi è alcun furto di dati personali né infezione da virus», ma l’unica criticità c’è nel momento in cui si chiama il numero telefonico indicato, perché «seguendo le istruzioni telefoniche del presunto operatore, il computer viene messo disposizione del truffatore tramite assistenza remota consentendogli, in questo modo, di installare programmi illeciti e virus. Il costo dell’intervento per il finto ‘sblocco’ ammonta intorno ad un centinaio di euro». Ancora una volta serve la massima prudenza per difendersi da questi rischi e, come suggerito dalla stessa Polizia Postale, dotarsi sempre di un affidabile antivirus, costantemente aggiornato ed in grado di rilevarne le varianti.