Cresce l’impegno della Ue per garantire la sicurezza su infrastrutture digitali
Bruxelles – Nuove misure di sicurezza saranno prese entro la fine dell’anno dall’Enisa, l’agenzia europea per la sicurezza informatica, dopo la raccomandazione della Commissione europea dello scorso marzo, in cui erano raccolte tutte iniziative volte ad assicurare un livello elevato di sicurezza delle reti 5G in tutta l’Unione Europea. A renderlo noto sono stati gli stessi dirigenti dell’Enisa, attraverso la pubblicazione della relazione degli Stati membri dell’Ue sul livello di sicurezza informatica delle reti 5G. Come ricordato infatti nel documento «le reti 5G rappresenteranno la futura colonna portante delle nostre società e delle nostre economie», mettendo in collegamento miliardi di oggetti e di sistemi, compresi i settori dell’energia, dei trasporti, di banche e salute, oltre che di sistemi di controllo e di sicurezza. I sistemi democratici faranno sempre più affidamento sulle infrastrutture digitali e sulle reti 5G, provocando quindi un impegno sempre maggiore nella tutela e la messa in sicurezza dei dati. Tra i parametri che innalzano i livelli di sicurezza del sistema ci sono: l’identificazione delle principali minacce e dei possibili attori, le maggiori vulnerabilità di reti e rischi considerati strategici. Se poi entro il 31 dicembre 2019 il Gruppo di cooperazione Nis concorderà la serie di misure necessarie a mitigare i rischi di sicurezza informatica a livello nazionale e dell’Unione, entro il prossimo 1 ottobre 2020 gli stati membri dell’Ue dovranno valutare gli effetti della raccomandazione della Commissione europea su eventuali ulteriori azioni di difesa delle infrastrutture ritenute strategiche.