In un documento inviato al parlamento sono espressi i timori degli 007 italiani
Roma – Il Copasir, il comitato di controllo sull’attività dei servizi segreti, ha chiaramente spiegato al governo i propri timori sul fatto che «deve valutare la possibilità di ‘escludere’ le aziende della Cina dall’attività di fornitura di tecnologia per le reti 5G». Questo in quanto per i tecnici del Copasir «le pur significative esigenze commerciali e di mercato, fondamentali in un’economia aperta, non possono in alcun modo prevalere su quelle che attengono alla sicurezza nazionale, ove questa sia messa in pericolo». La relazione del Copasir è stata determinata «sulle politiche e gli strumenti per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica, a tutela dei cittadini, delle istituzioni, delle infrastrutture critiche e delle imprese di interesse strategico nazionale», approvata, dopo mesi di audizioni, all’unanimità dei propri componenti ed inviata al parlamento. Secondo gli esperti della sicurezza nazionale infatti «non si possono non ritenere in gran parte fondate le preoccupazioni circa l’ingresso delle aziende cinesi nelle attività di installazione, configurazione e mantenimento delle infrastrutture delle reti 5G», pertanto «oltre a ritenere necessario un innalzamento degli standard di sicurezza idonei per accedere alla implementazione di tali infrastrutture, si dovrebbe valutare anche l’ipotesi, ove necessario per tutelare la sicurezza nazionale, di escludere le predette aziende dalla attività di fornitura di tecnologia per le reti 5g». I possibili rischi a loro giudizio potrebbero derivare «non nella rete predisposta dal fornitore, quanto dalla eventuale insufficienza degli elementi di protezione dei dati».