La Polizia postale ha invitato a diffidare dai falsi messaggi

Roma – Il Coronavirus non ferma i criminali del web, che non si fanno scrupoli ad approfittare del rischio di epidemia in corso per architettare nuove ed insidiose frodi informatiche. Ancora una volta il Cnaipic, Centro nazionale di protezione delle infrastrutture critiche della Polizia postale e delle comunicazioni, è venuto a conoscenza di una nuova campagna mirata di phishing e malware  legata al tema dell’epidemia da Coronavirus (COVID-19). In particolare è in atto un massivo invio di messaggi email e non solo, del malware infostealer AZORult. Nella circostanza i criminali hanno spacciato la minaccia informatica per un’applicazione che mostra la mappa della diffusione del virus nel mondo: la GUI (Graphical User Interface) che risulta particolarmente verosimile a quella ospitata sui sistemi della Johns Hopkins University (ArcGIS). Il virus AZORult, oltre a scaricare ulteriori minacce nelle macchine colpite, è in grado di raccogliere informazioni come nome, ID/password, numero della carta di pagamento, cryptovalute e altri dati sensibili presenti nei browser; alcune varianti consentono anche connessioni di tipo Remote Desktop Protocol (RDP). L’invito della Polizia Postale è di diffidare da questi e da simili messaggi, evitando accuratamente di aprire gli allegati che essi contengono. Per ogni utile informazione, la Polizia mette a disposizione il proprio “commissariato virtuale”, raggiungibile all’indirizzo www.commissariatodips.it