Molti gli indizi che ‘svelano’ le intenzioni losche degli autori di simili frodi
Roma – La Polizia Postale ha messo in guardia gli utenti dall’incappare in frodi online per presunte meravigliose vacanze che si rivelano delle clamorose truffe. In merito gli specialisti del corpo hanno dato un identikit del truffatore in una serie di punti che riportiamo di seguito:
«E’ sempre all’estero. Che sia italiano o straniero, il proprietario che propone l’immobile immancabilmente non vive nei paraggi. Per fugare eventuali dubbi, fornirà spiegazioni non richieste sulle ragioni di lavoro che lo hanno portato a trasferirsi. La trattativa a distanza è il preludio di una richiesta di un bonifico internazionale.
E’ molto (troppo) professionale. Avete appena chiesto alcune informazioni ed eccolo già a inviarvi bozza di contratto già compilato. Vi domanda carta di identità e codice fiscale, meglio se in foto. Quello che appare come un modo di fare serio è in realtà il preludio ad un furto di identità. Vi mette fretta. Cercherà di farvi dire sì entro 24 ore. Spacciandosi per professionista impegnato, lascerà intendere che non ha tempo da perdere, perché questo sarebbe il tempo previsto dalle piattaforme digitali su cui si appoggia per concludere la transazione. I suoi messaggi si faranno insistenti. Dice di fare affari con Airbnb. Per rassicurare la vittima, comincerà a mettere in mezzo la piattaforma. Frasi come: “Ecco qui la fattura di Airbnb”, “ho dato incarico ad Airbnb che le mostrerà l’appartamento”, “Presenterò io ad Airbnb i suoi documenti” sono tutti indizi se non prove del tentativo di raggiro.
Richiede una congrua caparra. Eccoci al dunque: l’invio di denaro a titolo di acconto attraverso un servizio di money transfer oppure un bonifico a un conto personale presso una banca estera. Con la promessa di restituire la somma se l’affare non dovesse andare in porto».
A questo punto, per evitare di cadere nel tranello è opportuno che gli utenti controllino sempre il sito a cui ci si è rivolti, ovvero che l’indirizzo del sito internet della pagina sia quello corretto (www.airbnb.com oppure www.airbnb.it) per scongiurare tentativi di phishing, cioè truffe perpetrate con falsi annunci attraverso mail o siti contraffatti. Resta poi necessario leggere l’annuncio con attenzione, diffidando da prezzi troppo vantaggiosi per periodi particolarmente richiesti come Ferragosto o descrizioni particolarmente vaghe, totale mancanza di recensioni o un profilo utente creato da pochi giorni. La Polizia Postale inoltre invita a «diffidare da chi dice di “aver dato incarico ad Airbnb” di mostrare la casa, essendo il sito solo un portale di intermediazione, equidistante da host e guest. Inoltre non bisogna pagare mai direttamente l’host fuori dal sito o fornire dati personali e, se viene proposto di inviare una caparra con bonifico su un conto personale, è da sapere che è contrario ai termini del servizio di Airbnb. Attenzione infine agli alloggi ‘esca’. Se una volta arrivati a destinazione si chiede un cambio di sistemazione, ovviamente non all’altezza di quella prenotata, usando come scusa un problema improvviso sorto nell’appartamento originario che lo ha reso momentaneamente inagibile, la cosa migliore è documentare tutto e contattare subito la piattaforma per avere un rimborso totale».